Il “counseling”, di per sé, è una modalità di porsi in relazione con il prossimo, non una professione.
Perché sia considerato una professione, è necessario che se ne definiscano contenuti, strumenti e finalità.
Se questi sono di natura psicologica e la finalità è quella del sostegno psicologico, la  diagnosi di disturbi psicologici e la cura di disagio e malessere psicologico, il counseling è psicologico, ed è di competenza psicologica.


Se non ha questi contenuti, strumenti e finalità, allora è un’altra professione, è estranea all’ambito clinico e sanitario, non è di competenza psicologica, e può essere esercitata solo da diplomati certificati nello specifico indirizzo (non psicologico e non clinico) di una scuola accreditata secondo le Linee Guida europee e le direttive dell’OMS e riconosciuta dalla Federazione Italiana Counseling.
Quindi, se intendete formarvi come counselor, tenete conto che dovete prima chiarire di che cosa, concretamente, pensate di occuparvi: se di disturbi, disagio, problemi psichici e sostegno psicologico, dovete essere psicologi abilitati. Se invece vi interessa aiutare le persone a migliorare la qualità della loro vita secondo i principi del counseling olistico, ponendovi nell'ambito della cura del benessere e al di fuori di quello clinico e psicologico, allora siete i benvenuti nelle nostra scuola.